Ortodonzia e Apparecchio trasparente a Busto Arsizio

Dott.ssa Elena Rinaldi e Dott. Marco Femia

Dott.ssa Elena Rinaldi - Poliambulatorio Carraro
Dott. Marco Femia

Quando parliamo di disallineamento, non solo ci riferiamo a denti storti e affollamento, ma anche al morso profondo, alla restrizione dello spazio dentale anteriore, al morso inverso anteriore e posteriore, al morso aperto, alla mandibola sporgente o fortemente arretrata e alla perdita di denti soprattutto nei settori posteriori.

Le soluzioni per risolvere questi problemi ortodontici a Busto Arsizio sono molteplici:

  • terapia multibrakets tradizionale in metallo o estetica in monocristallo di zaffiro
  • trattamenti sezionali con ausilio di miniscrew come ancoraggio scheletrico
  • terapie combinate ortodontico-chirurgiche e ortodontico-protesiche
  • trerapie con apparecchio trasparente.
  • Ortodonzia e Apparecchio trasparente presso il Poliambulatorio Carraro a Busto Arsizio

Le terapie ortodontico-chirurgiche e ortodontico-protesiche a Busto Arsizio

Le terapie combinate ortodontico-chirurgiche e ortodontico-protesiche fanno parte di quella branca dell’ortodonzia che si occupa di prevenire e curare le anomalie di crescita dento-scheletriche e si compone di:

  • Ortodonzia fissa
  • Ortodonzia prechirurgica
  • Ortodonzia trasparente
  • Terapia intercettiva 


Sono sempre più documentati in letteratura medica i rapporti tra occlusione dentale, abitudini viziate e postura corporea con evidenti tensioni muscolari e asimmetrie corporee che possono interessare tutto il corpo. A questo proposito presso il nostro poliambulatorio a Busto Arsizio il paziente viene valutato nel suo complesso con la collaborazione di un fisioterapista per la diagnosi e la risoluzioni di tali problematiche.

Ortodonzia e Apparecchio trasparente presso il Poliambulatorio Carraro a Busto Arsizio

Quando è necessario procedere con la terapia intercettiva?

Le terapie intercettive rappresentano un’opportunità durante la fase evolutiva per guidare correttamente la crescita ossea dei mascellari, intervenendo prima che i problemi si manifestino completamente. Pertanto, è essenziale iniziare prima del completo sviluppo delle arcate dentarie, adattando il momento di inizio in base alle specifiche esigenze di ciascun individuo.

A volte, il trattamento ortodontico può essere suddiviso in due fasi. La prima fase avviene durante la crescita, solitamente tra i 6 e i 12 anni, e prevede terapie intercettive di tipo ortopedico-funzionale. Successivamente, si può procedere con una seconda fase dopo la permuta dentale, che coinvolge l’utilizzo delle comuni “stelline”, ossia i brackets ortodontici.

Ortodonzia presso il Poliambulatorio Carraro a Busto Arsizio

Quando è necessario mettere l’apparecchio ai bambini?

La contrazione del palato, sia mono che bilaterale, spesso è associata a problemi respiratori dal naso, a respirazione prevalentemente orale e alla mancanza di contatto adeguato tra i denti delle arcate antagoniste. Questi problemi possono compromettere la funzionalità della mandibola. È importante intervenire precocemente, poiché durante la crescita si può sfruttare la mancata ossificazione della porzione centrale del palato per consentire un’espansione rapida.

La mancanza di trattamento durante la fase di crescita può portare a una crescita asimmetrica della mandibola, provocando alterazioni nell’apparato muscolare e, in seguito, alla formazione di facies adenoidee. Se non trattato precocemente, l’unico approccio possibile sarà un trattamento ortodontico-chirurgico in età adulta.

Nello specifico, i casi che meritano particolare attezione sono:

Il morso profondo, noto anche come sovramorso o copertura, si verifica quando i denti superiori coprono eccessivamente i denti inferiori quando la bocca è chiusa. Questo può causare problemi funzionali e estetici, come difficoltà nella masticazione, usura eccessiva dei denti, e problemi alle gengive.
Il morso aperto, invece, è una condizione in cui c’è uno spazio tra i denti superiori e inferiori quando la bocca è chiusa. Questo spazio può essere presente solo anteriormente o anche posteriormente. Può portare a problemi di masticazione, di pronuncia e può influenzare l’estetica del sorriso.
Le abitudini viziate, come utilizzo prolungato del ciuccio, succhiamento del pollice, onicofagia, deglutizione infantile, producono forze incontrollate sui denti in grado di provocarne un movimento simile a quello determinato da un apparecchio ortodontico, ma indesiderato.

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